Ricostruire fstab e creare i punti di mount

Una volta installata, siduction utilizza in via predefinita uuid nel fstab.

Per far comparire una partizione appena creata (supponiamo sia sda6 o sdb7) non presente in fstab o che deve essere montata, digitate in una console, come utente normale ($), il seguente comando:

 ls -l /dev/disk/by-uuid

il quale vi mostrerà sullo schermo qualcosa di simile a quanto segue (il grassetto è usato solo a titolo di esempio):

lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-27 23:42 348ea9e6-7879-4332-8d7a-915507574a80 -> ../../sda4
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-27 23:42 610aaaeb-a65e-4269-9714-b26a1388a106 -> ../../sda2
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-27 23:42 857c5e63-c9be-4080-b4c2-72d606435051 -> ../../sda5
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-27 23:42 a83b8ede-a9df-4df6-bfc7-02b8b7a5f1f2 -> ../../sda1
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-27 23:42 ad662d33-6934-459c-a128-bdf0393e0f44 -> ../../sda6

In questo esempio, ad662d33-6934-459c-a128-bdf0393e0f44 è il valore mancante. Il passo successivo consiste nell'immettere la partizione UUID nel file /etc/fstab. Usate allo scopo un editor di testo (come kate o kwrite) avviato con privilegi di root:

# <device file system> <mount point>   <type>  <options>       <dump> <pass>
UUID=ad662d33-6934-459c-a128-bdf0393e0f44 /media/disk1part6 ext4	auto,users,exec	0 2

Altro esempio:

lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-28 13:18 30ebb8eb-8f22-460c-b8dd-59140274829d -> ../../sdb8
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-28 13:18 387d6d4b-4508-4b8e-8ed2-76998f41dae4 -> ../../sdb1
rwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-28 13:18 7014f66f-6cdf-4fe1-83da-9cab7b6fab1a -> ../../sdb5
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-28 13:18 8f042ead-259f-4df0-98ec-3343080396c5 -> ../../sdb6
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-28 13:18 94B0AE63B0AE4B94 -> ../../sda2
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-28 13:18 A61820AA18207B85 -> ../../sda1
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-28 13:18 f28725d6-b7b5-4207-8476-36efe1a903ce -> ../../sdb9
lrwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-28 13:18 f855c263-2521-48d3-8ec9-d2d2b69b6635 -> ../../sda3
rwxrwxrwx 1 root root 10 2007-05-28 13:18 f9aa4027-ecdd-4a86-84e2-df2ef73fe14e -> ../../sdb7

In questo caso f9aa4027-ecdd-4a86-84e2-df2ef73fe14e è il valore mancante e verrà aggiunto al file /etc/fstab:

# <device file system> <mount point>   <type>  <options>       <dump> <pass>
UUID=f9aa4027-ecdd-4a86-84e2-df2ef73fe14e /media/disk2part7 ext4	auto,users,exec	0 2

Creare nuovi punti di mount

Nota: Ogni nome di punto di mount, come mostrato in fstab, ha bisogno di avere una directory già esistente. Siduction crea queste directory durante la fase di installazione in /media e le denomina diskXpartX.

Se avete manipolato la tabella delle partizioni dopo l'iniziale installazione e supponendo abbiate già modificato fstab (per esempio, avete creato 2 nuove partizioni), la directory per ognuno dei due punti di mount non esisterà e dovrà essere creata manualmente.

Esempio:

Per prima cosa, come root, confermate i punti di mount esistenti:

cd /media
ls

Dovreste vederli elencati, ad esempio:

disk1part1 disk1part3 disk2part1

Rimanendo in /media, create i punti di mount delle nuove partizioni:

mkdir disk1part6
mkdir disk2part7

Per verificare o per usare immediatamente le partizioni:

mount /dev/sda6 /media/disk1part6
mount /dev/sdb7 /media/disk2part7

Al riavvio del computer i filesystem verranno montati automaticamente.

Naturalmente non dovete ritenervi vincolati allo schema di nomi proposto diskXpartX. Potete denominare i vostri punti di mount (e di riflesso anche i valori in fstab) con dizioni comprensibili come 'dati' o 'musica'.

Leggete:

man mount

Veduta d'insieme: UUID, Denominazione delle partizioni e fstab

Una denominazione persistente dei dispositivi a blocchi è stata resa possibile dall'introduzione di udev e offre alcuni vantaggi rispetto alla denominazione basata su bus.

Man mano che le distribuzioni di Linux e udev evolvono e il rilevamento dell'hardware diviene più affidabile, si presentano anche nuovi problemi e cambiamenti:
1) Nel caso abbiate più di un controller per dischi sata/scsi o ide e l'ordine secondo cui vengono aggiunti è casuale, può accadere che dispositivi con nomi come hdX e hdY vadano incontro casualmente a scambio del nome a ogni riavvio. Lo stesso accade per sdX e sdY. La denominazione persistente fa sì che non dobbiate preoccuparvi di questo problema.
2) Con l'introduzione recente del nuovo supporto libATA PATA, tutti i dispositivi ide hdX sono denominati sdX. E ancora, con la denominazione persistente, non ve ne accorgerete neppure.
3) Attualmente le macchine dotate contemporaneamente di controller sata e ide sono piuttosto comuni. Con i cambi di libATA, di cui sopra, il primo problema è diventato ancora meno comune dato che i dischi sata e ide hanno adesso entrambi nomi di tipo sdX.

Durante l'installazione siduction userà in via predefinita la denominazione uuid in fstab.

I quattro diversi schemi di denominazione persistente:

1. Denominazione persistente mediante UUID

UUID significa "Universally Unique Identifier" (cioè, identificatore unico universale) ed è un meccanismo per assegnare ad ogni filesystem un identificatore unico. È stato disegnato in modo che le collisioni siano improbabili. Tutti i filesystem Linux (incluso lo swap) supportano UUID. I filesystem FAT e NTFS non supportano UUID, ma vengono lo stesso elencati in 'by-uuid' con un identificatore unico:

$ /bin/ls -lF /dev/disk/by-uuid/
total 0
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 2d781b26-0285-421a-b9d0-d4a0d3b55680 -> ../../sda1
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 31f8eb0d-612b-4805-835e-0e6d8b8c5591 -> ../../sda7
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 3FC2-3DDB -> ../../sda6
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 5090093f-e023-4a93-b2b6-8a9568dd23dc -> ../../sda2
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 912c7844-5430-4eea-b55c-e23f8959a8ee -> ../../sda5
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 B0DC1977DC193954 -> ../../sdb1
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 bae98338-ec29-4beb-aacf-107e44599b2e -> ../../sdb2

Come potete vedere, le partizioni fat e ntfs (sda6 e sdb1) hanno nomi più corti, ma vengono elencate lo stesso con uuid.

2. Denominazione persistente mediante LABEL

Quasi tutti i tipi di filesystem possono avere una label (cioè, un'etichetta). Tutte le partizioni che ne hanno una sono elencate nella cartella /dev/disk/by-label:

$ ls -lF /dev/disk/by-label
total 0
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 data -> ../../sdb2
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 data2 -> ../../sda2
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 fat -> ../../sda6
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 home -> ../../sda7
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 root -> ../../sda1
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 swap -> ../../sda5
lrwxrwxrwx 1 root root 10 Oct 16 10:27 windows -> ../../sdb1

Anche se le label possono avere nomi riconoscibili, dovrete sempre usare estrema cautela per evitare collisioni nei nomi.

Potete cambiare le etichette del filesystem con i comandi seguenti:

* swap: Create un nuovo spazio di swap in questo modo: mkswap -L <label> /dev/XXX
* ext2/ext3/ext4: e2label /dev/XXX <label>
* jfs: jfs_tune -L <label> /dev/XXX
* xfs: xfs_admin -L <label> /dev/XXX
* fat/vfat: Non v'è alcuno strumento in Linux per cambiarne le etichette, ma quando create il filesystem usate mkdosfs -n <label> <other options>. Potete anche cambiare l'etichetta di un filesystem esistente utilizzando Windows.
* ntfs: ntfslabel /dev/XXX <label> o cambiarla usando Windows.

Fate attenzione: le etichette devono essere uniche perché funzionino e ciò vale sia per i dischi fissi che per i dispositivi USB/firewire. Per le partizioni UN*X, la sintassi LABEL= UUID= è da preferire a /dev/disk/by-*/

3. Denominazione persistente mediante id

'by-id' crea una denominazione unica a partire dal numero di serie del dispositivo hardware.

4. Denominazione persistente mediante path

'by-path' crea una denominazione unica dipendente dal più corto percorso fisico (in accordo a sysfs). Entrambe però contengono stringhe indicanti a quale subsystem appartengono e pertanto non sono adatte alla soluzione dei problemi menzionati all'inizio di questo paragrafo. Non vi si farà qui più menzione.

Abilitare la denominazione persistente

Avendo scelto quale metodo di denominazione utilizzare, vediamo come abilitarlo nel sistema:

In fstab

L'abilitazione in /etc/fstab è facile; semplicemente sostituite il nome del dispositivo nella prima colonna con il nuovo nome persistente. In questo esempio si vuole sostituire /dev/sda7 con uno dei seguenti:

/dev/disk/by-label/home
   oppure
/dev/disk/by-uuid/31f8eb0d-612b-4805-835e-0e6d8b8c5591

Fate così per tutte le partizioni del file fstab.

Invece di scrivere esplicitamente il nome del dispositivo, indicate il filesystem che dovrà essere montato con il suo UUID o con la sua etichetta di volume scrivendo LABEL=<etichetta> oppure UUID=<denominazione-uuid>, per esempio:

LABEL=Boot

oppure

UUID=3e6be9de-8139-11d1-9106-a43f08d823a6

Fonte: wiki.archlinux.org che ha usato il contenuto di marc.theaimsgroup.com da wiki.archlinux.org disponibile sotto la Licenza 1.2 della Libera Documentazione GNU ed è stata ri-modificata per i manuali di siduction

Ulteriori informazioni circa l'etichettatura si trovano su lissot.net

Content last revised 19/04/2012 1211 UTC