Definizione di terminale/konsole
Un terminale - detto anche "bash", "console" e in KDE "konsole" - è un programma che rende possibile interagire direttamente con il sistema operativo Linux immettendo vari comandi che sono poi eseguiti immediatamente. Indicato spesso anche con i termini "shell" o "linea di comando", il terminale è uno strumento molto potente e merita davvero lo sforzo di acquisire alcune conoscenze di base sul suo uso.
In siduction potete in genere trovare il terminale/konsole accanto al K-menu raffigurato con l'icona di una schermo di PC. In funzione del tema di icone prescelto questa può contenere o no l'immagine di una conchiglia (da qui la dizione "shell"). Si troverà la stessa icona nel K-menu sotto la voce "Sistema".
Quando aprite una finestra di terminale vi verrà presentato il cosiddetto "prompt" che avrà il formato seguente:
nome_utente@nome_computer:~$
Dovreste riconoscervi il nome utente (username) come il nome con cui fate accesso al sistema. La ~ (tilde) indica che siete nella vostra cartella home e il $ indica che avete a disposizione i privilegi di utente normale. Alla fine avrete il cursore. Questa è la vostra linea di comando nella quale digiterete i comandi che volete eseguire.
Molti comandi devono essere eseguiti con i privilegi di amministratore (root). Per ottenerli digitate: sux al prompt e premete invio. Vi verrà chiesta la password di root: digitatela e premere ancora invio (noterete che mentre digitate questa password nulla viene mostrato sullo schermo).
Se la password è corretta il prompt cambierà così:
root@nome_computer:/home/nome_utente#
ATTENZIONE: Quando è in atto l'accesso come root, il sistema non vi porrà limiti nel fare cose potenzialmente pericolose come cancellare file importanti, etc.: dovete quindi essere assolutamente sicuri di quello che state facendo perché è davvero possibile danneggiare seriamente il sistema.
Notate che il $ è cambiato in # (hash). In un terminale/konsole il simbolo # indica sempre che siete nel sistema con i privilegi di root. In questo manuale ometteremo negli esempi ogni scritta che precede i simboli $ o #. Così un comando come
# apt-get install qualche_cosa
significa: aprite un terminale, diventate root (con sux) e immettete il comando al prompt # (non digitate il simbolo #).
Qualche volta una konsole e/o un terminale in esecuzione possono corrompersi. Digitate in tal caso:
reset
e premete invio.
Se quanto visualizzato da una konsole e/o da un terminale appare distorto potete spesso porvi rimedio premendo ctrl+l, il che ridisegna la finestra del terminale. Questa distorsione si presenta per lo più con programmi che usano l'interfaccia ncurses, come irssi.
Occasionalmente una konsole e/o un terminale possono sembrare bloccati, tuttavia non lo sono e qualsiasi cosa digitate verrà poi eseguito in sequenza. Questa situazione può essere causata dalla pressione accidentale di ctrl+s. In questo caso provate a premere ctrl+q per sbloccare il terminale.
Prompt a colori del terminale user:~$ e root:#
I prompt a colori del terminale possono salvarvi dal compiere un imbarazzante e forse catastrofico errore mentre agite come root # quando invece avreste voluto essere user~$; potete anche usare i colori del prompt per evidenziare comandi eseguiti qualche centinaio di linee prima.
Per default, entrambi i prompt user~$ e root# hanno lo stesso colore, ma è veramente semplice cambiarlo per entrambi gli account.
I colori di base sono:
(la sintassi è 00;XX) [00;30] Black [00;31] Red [00;32] Green [00;33] Yellow [00;34] Blue [00;35] Magenta [00;36] Cyan [00;37] White (Sostituite [00;XX] con [01;XX] per ottenere una variazione di colore).
Per cambiare il colore del prompt del proprio nome utente ~$ :
Come $ utente, con il vostro editor di testo preferito:
$ <editor> ~/.bashrc
Scorrete fino alla linea 39 e decommentatela, quindi:
force_color_prompt=yes
Scorrete fino alla linea 53 e dove trovate, ad esempio, 01;32m, cambiatelo con un colore che piace.
Come esempio, per un prompt user~:$ colorato in cyan , [01;36m\], dovrete cambiare il codice [01;XXm\] in 3 diversi posti con la sintassi:
PS1='${debian_chroot:+($debian_chroot)}\[\033[01;36m\]\u@\h\[\033[01;36m\]:\[\033[01;36m\]\w\[\033[00m\]\$'
Il nuovo look comparirà nelle nuove sessioni di terminale.
Per cambiare il colore del prompt di root # :
sux <editor> /root/.bashrc
Scorrete fino alla linea 39 e decommentatela, poi:
force_color_prompt=yes
Scorrete fino alla linea 53 e dove trovate, ad esempio, 01;32m, cambiatelo con un colore che piace.
Come esempio, per un prompt root:# colorato in red , [01;36m\], dovrete cambiare il codice [01;XXm\] in 3 diversi posti con la sintassi:
PS1='${debian_chroot:+($debian_chroot)}\[\033[01;31m\]\u@\h\[\033[01;31m\]:\[\033[01;31m\]\w\[\033[00m\]\$ '
Il nuovo look comparirà nelle nuove sessioni di terminale.
Colori di sfondo del terminale
Per cambiare il colore di sfondo e le opzioni di carattere del terminale, guardate le opzioni del menù del terminale.

V'è una pletora di opzioni disponibili per cambiare colori, tuttavia la raccomandazione è di restare sul semplice.
Il comando sux
Numerosi comandi necessitano di essere eseguiti con i privilegi di root. Per ottenerli digitate nel terminale:
sux
Normalmente il comando per diventare root è "su", ma utilizzando al suo posto sux, vi sarà possibile avviare applicazioni con interfaccia grafica (GUI / X11) dalla linea di comando e consentirà a root di lanciare applicazioni grafiche, poiché sux è un involucro attorno al comando standard "su" che trasferisce le vostre credenziali X all'utente a cui punta. (Si veda anche sudo).
Un esempio di attività con applicazioni X11 avviate via sux è l'uso di un elaboratore di testo come kwrite o kate per modificare un file di root, o anche fare partizionamenti con gparted o lanciare un file manager a interfaccia grafica (Xapp) come dolphin o thunar.
Opzioni da tastiera in KDE
Per avviare krunner in KDE:
Alt+F2
oppure tasto destro nel desktop e scegliere:
Esegui comando
quindi:
kdesu <applicazione>
Opzioni da tastiera in Xfce
Per avviare Esegui Comando in Xfce:
Alt+F2
oppure tasto destro nel desktop e scegliere:
Esegui comando
quindi:
gksu <applicazione>
Altre opzioni dei Desktop Window Manager
Altra opzione da tastiera generica e comune a tutti i maggiori desktop manager è:
Alt+F2
quindi:
su-to-root -X -c <applicazione>
Tutte le opzioni da tastiera di cui sopra possono essere avviate nel terminale.
sudo non è supportato
sudo non è abilitato per default nell'installazione su disco rigido. È disponibile per l'uso mentre si è avviato da liveCD dal momento che non è definita nessuna password di root. La ragione di questa scelta è che se qualcuno ottiene le password degli utenti non ottiene immediatamente privilegi da superutente e non può quindi fare cambiamenti potenzialmente dannosi al sistema.
Altro problema di sudo è che induce l'utente ad avviare un'applicazione di root con la configurazione da utente, il che può causare cambiamenti o sovrascrittura di permessi e rendere un'applicazione inutilizzabile dall'utente stesso. Utilizzate sux, kdesu, gksu oppure su-to-root -X -c come raccomandato!
Essere root
ATTENZIONE: Quando è in atto l'accesso come root, il sistema non vi porrà limiti nel fare cose potenzialmente pericolose come cancellare file importanti, etc.: dovete quindi essere assolutamente sicuri di quello che state facendo perché è davvero possibile danneggiare seriamente il sistema.
In nessuna circostanza dovreste agire come root in una console/terminale per lanciare applicazioni che un utente normale usa per il lavoro quotidiano, coma spedire posta, creare fogli elettronici o navigare in internet e cosi via.
Aiuto dalla Linea di Comando
Ebbene, esiste. Molti comandi e programmi Linux sono forniti con il proprio manuale chiamato "man page" o "manual page" accessibile dalla linea di comando. La sintassi è:
$ man nome-comando
oppure
$ man -k <keyword>
Questo porta in console le pagine di manuale per quel comando. Navigate su e giù con i tasti del cursore. Ad esempio provate:
$ man apt-get
Per uscire dalle pagine di manuale digitate semplicemente q.
Altra utile facilitazione è il comando "apropos". Fondamentalmente vi mette in grado di cercare le pagine di manuale per un comando anche se, ad esempio, non ne ricordate la completa sintassi. Per esempio potete provare:
$ apropos apt-
Verrà visualizzata la lista di tutti i comandi per il gestore dei pacchetti "apt". L'utilità "apropos" è uno strumento abbastanza potente, ma la sua descrizione dettagliata va al di là dello scopo di questo manuale. Per i dettagli sul suo uso leggete la sua man-page.
Lista del comandi del terminale Linux (estratti)
Un eccellente sillabario sull'uso di bash si trova in linuxcommand.org
Una lista davvero esaustiva di 687 comandi in ordine alfabetico si trova in Linux in a Nutshell, 5th Edition: O'Reilly Publications ed è un segnalibro da avere nel browser.
Vi sono molti manuali su Internet. Uno molto buono indirizzato ai principianti si trova in: A Beginner's Bash
Usate il motore di ricerca preferito per trovarne altri.
Lo script e come usarlo
Uno "shell script" (o semplicemente "script")è un modo conveniente per raggruppare in un file molti comandi. Immettendo il nome del file script ogni comando verrà eseguito in sequenza. siduction è fornito di parecchi utili script per facilitare la vita degli utenti.
Se lo script si trova nella cartella corrente, lanciatelo con:
./nome_dello_shell-script
Alcuni script richiedono un accesso di root (sux) in un terminale e altri no: dipende interamente da ciò che fa lo script.
Installazione di script e procedura di esecuzione
Usate wget per scaricare il file script mettendolo dove è stato raccomandato (per esempio può richiedere di essere messo in /usr/local/bin) ; si può usare la funzionalità copia/incolla via mouse del nome del file direttamente nella finestra della konsole, dopo esservi autenticati con sux
Esempio dell'uso di wget come utente root (sux)
sux cd /usr/local/bin wget nome_dello_script
Ora occorre rendere eseguibile il file
chmod +x nome_dello_script
Si può usare anche un browser per scaricare un file script e metterlo dove indicato, ma si dovrà comunque sempre renderlo eseguibile.